Abigail

Il nostro Vlogger preferito oggi ci mostra come sua figlia Abigail comunica attraverso il linguaggio dei segni modificato. Abigail non è verbale, per questo le sono state insegnate delle parole che le servono a far capire cosa vuole fare, se vuole fare un’attività o meno ecc. Il linguaggio è la prima cosa cui puntare per i ragazzi con autismo. Bisogna intervenire su questo aspetto il prima possibile, è un aspetto cruciale che ha implicazioni su tutto il loro sviluppo, compresa la gestione delle crisi che avvengono molte volte proprio per l’incapacità di comunicare dei ragazzi. È ovvio che le cose si complicano quando il ragazzo o la ragazza non riescono a comunicare quello che vogliono, quello che sentono. Anche se i ragazzi non sono verbali, ci sono molti altri modi per comunicare. Abbiamo visto il video ‘Mi chiamo Neal’ in cui un ragazzo ha mostrato come poteva comunicare attraverso un tablet. Si possono usare immagini, linguaggio dei segni ecc.


Il linguaggio dei segni modificato per comunicare con i ragazzi con autismo
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